sabato 27 marzo 2010

3° incontro informale sugli eco-detersivi

Conoscere da vicino l'azienda Greenwood è stato molto più significativo che sentirne parlare o navigare nel suo sito. Oggi più che mai conoscere e parlare con i produttori ha una valenza senza eguali, vuol dire confrontarsi e stabilire insieme lo spirito di collaborazione che si ha intenzione di seguire. Jacopo e suo padre hanno portato l'elenco dei loro prodotti corredato di codice INCI (codice internazionale degli ingredienti di cosmetici e detersivi), in questo modo tutti i partecipanti hanno potuto non solo apprendere il reale significato delle componenti chimiche di detergenti e detersivi ma anche quali alternative meno inquinanti e tossiche esistono sul mercato.
Insieme ai titolari di Greenwood abbiamo anche capito quali motivi si celano dietro la necessità di utilizzare un componente piuttosto di un altro ritenuto meno dannoso per la salute; infatti anche nel campo della detergenza sono in atto diatribe molto serie sulla reale pericolosità di alcune molecole di sintesi diffusissime in questo campo.
I siti, i blog e i forum a tal proposito non si risparmiano e leggerli tutti sarebbe improponibile come complesso risulta identificare contenitori virtuali seri e autorevoli. Le cose più importanti che sono emerse durante la serata sono le seguenti:
la normativa attuale non prevede l'obbligo di scrivere in etichetta il codice INCI completo quindi chi lo fa si pone in modo trasparente nei confronti del consumatore.
I componenti in etichetta sono in ordine decrescente dal più presente al meno presente; al primo posto troviamo sempre acqua (scritto in latino aqua!), Greenwood utilizza acqua non calcarea.
Dopo l'acqua troviamo quasi sempre i tensioattivi (sodium coceth sulphate, decyl glucoside, sodium louroyl glutamate...), più alta è la concentrazione dei tensioattivi più il prodotto risulta sgrassante e aggressivo se i tensioattivi sono di origine petrolchimica;
il prezzo di un detergente dipende molto dalle concentrazioni e dalla qualità dei suoi tensioattivi
se i tensioattivi sono inseriti fra i primi posti negli ingredienti vuol dire che la loro presenza è alta
il sodium chloride è il normale sale da cucina (Greenwood utilizza sale nostrano!) utilizzato come addensante
dopo il sale possiamo trovare oli essenziali o parfum che servono a profumare, solo gli oli essenziali si possono considerare profumi naturali
altri componenti sono presenti per garantire la non deperibilità del prodotto e consistono nei parabeni (methyl paraben, butyl paraben, propyl paraben...)

Greenwood SI:
I detersivi e i detergenti Greenwood sono risultati:
ecologici
trasparenti
capaci di ridurre gli imballi perchè alla spina
convenienti
Greenwood NO:
La presenza di parabeni è stata criticata da alcuni partecipanti a causa della loro derivazione petrolchimica per questo Cesta di Artemide ha chiesto a Greenwood di creare una formulazione più idonea alle aspettative di un gruppo di acquisto motivato e attento.
Anche su questo fronte l'azienda si è dimostrata disponibile ad accogliere la nostra necessità di acquistare e scegliere un prodotto meno inquinante possibile.
Il prossimo passo sarà quello si scegliere il prodotto ai quali togliere i parabeni e con il quale sperimentare efficacia e deperibilità.

La Cesta di Artemide coglie l'occasione per ringraziare nuovamente l'azienda Greenwood che si è prestata a farsi conoscere, a rispondere alle domande scomode e che ringraziato i presente con una piccola scorta di prodotti omaggio.
Speriamo vivamente di poter crescere insieme rispettando ognuno le aspettative dell'altro.
Carolina
siti interessanti
www.promiseland.it
www.biodizionario.it

3 commenti:

  1. acqua aceto e limone sgrassa rubinetti e porcellane piu dei detersivi chimici, e profumano di aceto e limone.
    i saponi all'olio di oliva o alle mandorle sono deliziosi.
    Mi manca uno shampoo.

    http://eticalgreen.blogspot.com/

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  2. resoconto davvero esaustivo della serata!

    anche io utilizzo acido citrico, bicarbonato e percarbonato per la pulizia della casa e per il bucato (l'aceto non la utilizzo quasi più poichè, a differenza dell'acido citrico, é corrosiva per le parti in metallo), ma per il bucato occorre anche detersivo, da usare ovviamente razionalmente, che dia risultati ma senza inquinare.
    ed é questo che stiamo cercando.

    Ringrazio anche io la Greenwood e Carolina per la disponibilità e per l'opportunità di confronto e conoscenza.

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