venerdì 16 ottobre 2009
Cosmetici: istruzioni per l'uso
Come stiamo attenti al cibo che ingeriamo allo stesso modo dovremmo informarci su cosa offriamo all’organo più esteso e più recettivo del nostro corpo: l’epidermide.
Quanti di voi leggono gli ingredienti dei prodotti cosmetici?e quanti considerano la pelle un organo tanto importante quanto il nostro stomaco? L’epidermide assorbe e si nutre di creme e detergenti ma noi di solito valutiamo solo il profumo e l’effetto finale ed effimero che essi ci lasciano. In ogni caso pochi sarebbero in grado di comprendere le enigmatiche etichette informative del settore cosmetico. Questo perché il codice INCI (codice internazionale degli ingredienti cosmetici) è scritto in inglese e in latino e a parte esperti e botanici risulta assai difficile percepire esattamente il contenuto della maggior parte dei prodotti per l’igiene della persona. Come in tutti gli ambiti della vita quotidiana anche nel mondo della cura e della bellezza la tecnologia la fa da padrona. Nuove molecole sintetiche o derivate del petrolio invadono ogni giorno i laboratori delle case farmaceutiche e cosmetiche sostituendosi così alla natura e alle sue pregiate qualità innate. Coloranti, addensanti, profumi, sgrassanti, umettanti, abbronzanti, leviganti e altre molecole moderne si insinuano dentro creme, bagnoschiuma, shampoo, detergenti, balsami, deodoranti etc.. La cosa preoccupante è non conoscere questi componenti e non sapere quale sia la loro reazione a contatto con quel delicato organo che è la nostra pelle. La pelle respira, assorbe, ci protegge e pone i confini tra noi e il mondo esterno, preservarla è nostro dovere.
Conoscere meglio le sostanze che ogni giorno “indossiamo” senza troppa consapevolezza ci permetterà di optare per scelte più razionali. Prendete in mano un prodotto per l’igiene quotidiana e leggete il codice INCI, se non naturale o biologico, quasi sicuramente conterrà:
• BHT Butil idrossi toluolo: conservante antiossidante potenzialmente allergogeno.
• Glycerin: umettante capace di trattenere l’umidità, se l’aria è secca la preleva dalla pelle.
• I PEG (PEG-2, PEG-7, PEG-8…ma anche Cetheareth-6, Ceteth-12, Oleth-12…) emulsionanti capaci di mescolare insieme acqua e grassi; rendono la pelle più penetrabile da parte di sostanze nocive contenute anche nel prodotto stesso.
• Propylene Glicol: solvente, tensioattivo e umettante derivato dal petrolio; usato come solvente per estrarre i principi attivi dalle piante. Anche a bassi dosaggi può causare danni alla nostra pelle, fare attenzione.
• Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Vaseline: anch’essi derivati dal petrolio, si usano per le caratteristiche filmogene antidisidratanti. Impediscono la traspirazione e disgregano il mantello acido idrolipidico presente sulla superficie della nostra epidermide. Sono sostanze economiche, stabili e convenienti dal punto di vista tecnico ma penso che nessuno metterebbe un lucido da scarpe (a base di vaselina) sulla propria pelle o su quella del proprio figlio (un famosissimo olio per bambini è a base di oli minerali con l’aggiunta di profumi di sintesi!!).
• Imidazolidinylurea: è solo uno dei molti conservanti in grado di decomporsi e liberare formaldeide, sostanza nociva e cancerogena.
• MEA, DEA, TEA e loro composti: presenti nei detergenti schiumogeni, possono reagire con le altre sostanze del prodotto e formare nitrosammine, molecole cancerogene in grado di penetrare attraverso la pelle.
• Parfum: sotto questa dicitura si possono trovare innumerevoli sostanze sintetiche, rarissimamente naturali. Gli unici profumi naturali sono quelli provenienti dagli oli essenziali delle piante, costosi e quindi poco convenienti. I profumi possono attraversare la pelle e accumularsi nei tessuti provocando più o meno gravi intossicazioni.
• SLS (Sodium Lauryl Sulfate) e SLES (Sodium Laureth Sulfate): tensioattivi usati nella maggioranza dei detergenti in commercio. Contestati e considerati molto pericolosi (anche cancerogeni) di sicuro si può dire che sono estremamente sgrassanti tanto da essere usati per pulire motori, officine meccaniche e come svernicianti (SLS). Nel lungo periodo rendono la pelle più permeabile, meno pronta alla cicatrizzazione e molto soggetta alle irritazioni, assai frequenti in quest’epoca di ipersensibilità generalizzata. Evitateli nei bimbi piccoli e sulle pelli sensibili.
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molto interessante! questo post è da inoltrare a più persone possibili!
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